
Come solo le donne sanno fare: con un surplus di forza che va oltre loro stesse.
Antonella Rossi e Claudia Angeli sono, loro mal grado, delle attiviste sapienti, in grado di enunciare e denunciare le assurdità compiute dalle banche in merito i mutui nelle macerie del terremoto.
Dove lo Stato non arriva
Antonella e Claudia rappresentano tutti gli italiani. Gli italiani che fanno un mutuo per lavorare, vogliono aprire un’attività, investirci la vita, il tempo, la famiglia.
Questa è un’Italia segreta, anzi no, segregata a chiave, che non sale mai sulle prime pagine. È un’Italia che lavora, si addormenta davanti alla tv dopo un monte ore di lavoro che non conosce limiti di tempo. Si addormenta perché è troppo stanca di sentire gli ultimi gossip della politica. Domani si alza ancora la saracinesca. Altro che tv e ridondanze mediatiche.
Così come i piccoli imprenditori non hanno limiti nel darsi alla propria attività, anche l’idiozia non conosce confini e viaggia senza tregua, in un binario parallelo, che a volte però si incontra e si scontra profondamente con l’essere italiani oggi.
Parliamo allora di una specifica idiozia: i mutui nelle macerie.
Hai un’attività per cui hai chiesto un mutuo in banca. Arriva il terremoto e la tua attività viene distrutta. Sei nel pieno del trauma, non hai più niente, non sai dove andrai, non sai cosa ne sarà di te. Per fortuna la Costituzione ti protegge. Tu dici?
Gli istituti bancari hanno sì applicato la sospensione delle rate del mutuo, ma ogni banca ha fatto sostanzialmente ciò che voleva, seguendo regole interne.
Non c’è una legge nazionale che tuteli i cittadini a riguardo, una legge che detti le norme etiche di comportamento bancario in relazione alla cittadinanza che ha stipulato un mutuo. Non ci sono state e non ci sono linee guida univoche da parte del Governo.
Hai un mutuo, arriva il terremoto e ti distrugge l’immobile. Che fai? Prega.
Alcuni istituti hanno azzerato il mutuo ai propri clienti, altri hanno applicato interessi di mora sulle rate sospese, come se i terremotati fossero, per scelta o per condotta, dei cattivi pagatori. Altri istituti hanno applicato questi interessi sull’intera quota capitale residua.
Sei un’impresa? Sei un privato?
La faccenda si complica. Se sei un privato il mutuo sospeso, quando viene ripreso, subisce solo uno slittamento della fine del piano di ammortamento. Sei un’impresa? Le banche ti riservano un trattamento speciale. Alcuni istituti chiedono la restituzione mensile di due rate anziché una. Originale vero? Non è un film. È il tuo paese. Il nostro paese.
Articolo 47 della Costituzione italiana: La repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del paese. Devono aver perso per strada un diritto.
Cos’è successo?
Le banche hanno sospeso le rate dei mutui solo fino a Dicembre 2020, per chi ha l’attività fuori dalla zona rossa, fino a Dicembre 2021 per chi è in zona rossa. È evidente che non è una soluzione. È uno stallo
“Insieme ai mutui sono stati congelati anche gli italiani” dice giustamente Antonella. E non si tratta di un’affermazione poetica o un’immagine che funziona. È la realtà.
I terremotati sono per errore nella lista dei cattivi pagatori
Per un errore puramente legato ai server, al mancato pagamento della rata, è scattata per i terremotati l’iscrizione al Crif. Sono considerati a tutti gli effetti dei cattivi pagatori. Ciò significa che, se un terremotato ha bisogno di fare un mutuo per una lavatrice, non se la può comprare.
Un tavolo a cui sedersi, ma manca lo Stato
Il 31 Gennaio 2020 al dipartimento di Giurisprudenza di Unicam, si è tenuta una conferenza pubblica moderata proprio dal Comitato Mutui sulle macerie. Al vertice, come abili moderatrici, si sono spese Antonella e Claudia. Al tavolo, oltre i politici locali, sono convogliati anche i rappresentanti di ABI. È stato un dibattito aperto che ha palesato sostanzialmente tre evidenze:
- ABI stessa si trova a rispondere a problemi gestionali, in relazione ai mutui, che non hanno ancora una risposta. Ritengono vergognoso che un terremotato debba poi avvalersi di un avvocato per difendersi, poter uscire dalla lista dei cattivi pagatori. Se le banche non sanno risolvere problemi generati dalle banche stesse entro 3 anni, la faccenda si fa rocambolesca. Si dicono però collaborativi.
- È necessario un tavolo di dialogo dove oltre ABI e i cittadini, sia presente anche il Governo, Governo che (invitato) latita ampiamente da diverso tempo
- Dove non arriva lo Stato arrivano i cittadini, LE cittadine, in questo caso. Antonella, Claudia e il loro Comitato Mutui sulle Macerie (https://www.facebook.com/mutuisullemacerie/?tn-str=k*F) hanno: raccolto i casi inerenti ai mutui nel sisma, hanno creato unione sul tema, hanno tenuto insieme le persone, hanno nutrito l’etica del paese durante il loro tempo personale, mentre altri avrebbero dovuto occuparsi di mutui nelle macerie.
Antonella e Claudia hanno fatto il lavoro per cui le istituzioni vengono pagate. Si sono fatte domande quando c’erano solo problemi e non hanno avuto bisogno di un vestito politico per rimboccarsi le mani. Avevano e hanno dalla loro parte un’etica che a questo stato manca.
Testimonianze, lacrime e nessuna risposta
Durante la conferenza hanno parlato i cittadini, hanno urlato, hanno pianto. Lo hanno fatto di fronte a giacche istituzionali a tratti imbarazzate. ABI è collaborativa, la politica non si capacita, i cittadini fanno gli straordinari. C’è qualcosa che non va.